C’è voluta tutta la consapevolezza di operatori privati, proprietari delle aree ed amministrazioni pubbliche per comprendere quale sia il valore aggiunto insito nel coniugare valenze ambientali e paesaggistiche con la qualità delle funzioni da insediare con attenzione e rispetto per il territorio. La Valle dei Casali non è più un vuoto urbano da riempire ma un paesaggio unico a Roma su cui investire risorse, saperi e funzioni pregiate.

Recuperare la vocazione agricola del territorio sperimentando una metodologia di gestione innovativa è l’obiettivo da perseguire. Questo vuol dire innanzitutto superare l’approccio folcloristico e residuale che l’immaginario collettivo troppo spesso accomuna al mondo rurale e definire una nuova dimensione della ruralità, intesa come soddisfazione di un’esigenza vitale espressa dai cittadini di riavvicinamento ad una cultura agreste viva, funzionale, dinamica e competitiva.

È necessario favorire l’incontro tra nuovi bisogni, da una parte, e nuovi prodotti e servizi dall’altra, producendo cultura, attivando relazioni sociali, promuovendo processi identitari, al fine di permettere la crescita di imprese e organizzazioni capaci di elaborare progetti ed esperienze innovative collocate all’interno di un territorio pregiato caratterizzato da eccellenze qualitative quali il paesaggio e l’ambiente.

Quindi un paesaggio agricolo storico recuperato senza compiacimenti estetizzanti o isolamenti territoriali ma determinato da una rete di relazioni dove aree agricole, funzioni eccellenti, attività sportive, plessi scolastici, aree pubbliche, giardini, luoghi identitari, connessioni vengano riconfigurati e costituiscano quell’integrazione fondamentale tra città, cultura, alimentazione, ambiente e territorio.

Dobbiamo saper sviluppare un territorio complesso dove la consistenza è data dal grado di vitalità delle relazioni sociali, economiche, ambientali e culturali presenti e muta con il mutare di esse. Questo geoportale vuole essere uno strumento operativo di divulgazione e di conoscenza ma anche elemento di documentazione del processo in atto.

Luigi Tamborrino