Le sugherete e la vegetazione dei prati e degli impluvi

La valle dei Casali è costituita da un altopiano, interrotto nella sua continuità da piccole colline; dal punto di vista idrografico, il Fosso dell’Affogalasino, attraversa l’altopiano da Nord a Sud e confluisce nel vicino fiume Tevere.

Il diffuso uso agricolo dei terreni (42%), unitamente ad un tessuto connettivo gradualmente sempre più urbanizzato, hanno contribuito a relegare gli aspetti meglio conservati dal punto di vista vegetazionale in ambiti estremamente localizzate e puntiformi. Gli arbusteti e la vegetazione arborea ad Ulmus minor e Robinia pseudoacacia occupano complessivamente oltre il 18% della superficie. La vegetazione forestale naturale è presente soltanto sotto forma di lembi residuali.
(Da ALULA – Rivista di Ornitologia; VOLUME IX (1-2) – 2002
Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli)

L’area di Valle dei Casali, così come la contigua Tenuta dei Massimi, comprende un mosaico ambientale con matrice agraria (prati sfalciati, seminativi, abbandonati) e frammenti forestali con dominanza di Querce da Sughero (Quercus suber) (area pubblica di Via dei Serlupi e area tra via della Serenella e via dei Malabaila, ndr). Lungo i margini forestali sono presenti sia specie arboree-arbustive caratteristiche della macchia mediterranea (lentisco, corbezzolo, asparago, fillirea, cisto) sia specie legate ad ambienti igrofili, ecotonali e sinantropici (pioppo nero, pioppo bianco, bagolaro, robinia, rovo, edera). I frammenti forestali sono inseriti in una matrice agricola con presenza di prati sfalciati e incolti. Nell’area sono presenti impluvi e alcune sorgenti, cisterne, pozzi con presenza di vegetazione ecotonale e igrofila (sambuco, tifa, lemna) ed edifici abbandonati. Sono presenti anche specie arboree di vecchio impianto (eucalipto, pino) e ornamentali sfuggite a coltura (acacia, yucca, ligustro, alloro, pitosforo).

(da “La comunità ornitica nidificante in un settore residuale della campagna romana” di C. Battisti e R. Mandolini – Servizio aree protette della Città metropolitana di Roma capitale – 2018)